Agota Kristof: “Emigranti”, da “Chiodi”, Casagrande, 2018
Agota Kristof (1935-2011) fuggì nel 1956 dall’Ungheria invasa dall’Armata rossa, si stabilì a Neuchâtel dove abbandonò la sua lingua madre per quella francese. In questa scrisse tutti i suoi libri che la resero giustamente famosa, eppure la considerò “lingua nemica”. Nemica perché si sostituì a quella della sua terra diventando il simbolo dell’emigrazione forzata, perché se ne impadronì a fatica,…